venerdì 11 dicembre 2015

TONIA CESTARI: APRIRANNO LA KERMESSE DI “CASA SANREMO” 4 MUSICISTI CASERTANI


di Giovanni Parillo



Tonia Cestari

e la sua band (Ilaria Venuto al violino, Rossella Scialla alle percussioni e Eugenio Fiorillo al basso) saranno ospiti della kermesse di Casa Sanremo il giorno 8 Febbraio 2016. Dopo la loro partecipazione come Special Guest alla giornata di selezioni semifinali e finali (organizzate da Casa Sanremo con Davimedia e tenutesi il giorno 9 dicembre al Teatro di Ateneo dell’università degli studi di Salerno) per determinare la band ufficiale di Casa Sanremo 2016 vinta dalla Santarsieri Band, lo staff di Casa Sanremo ha invitato tutte le band presenti alle selezioni (8 in gara e 3 special guests) ad esibirsi in uno dei giorni dell’intera manifestazione. A Tonia è toccata la prima serata, quella dell’8 febbraio, in cui divideranno il palco con la band vincitrice Santarsieri Band. Caserta: una città (e una provincia) piena di tanti musicisti importanti e validi, nati nel suo territorio e di cui sentono una forte appartenenza!


Link --->http://www.foxsresearch.com/italia/tonia-cestari/

sabato 10 ottobre 2015

Da ExitWell - Intervista a Tonia Cestari: “È ora di cambiare musica”

a cura di Lucia Santarelli 






Classe ’90, Tonia Cestari è una giovane cantautrice casertana che in pochi anni è riuscita a collezionare soddisfazioni a livello musicale facendosi conoscere al pubblico tramite rassegne di musica d’autore, sul web e partecipando a manifestazioni dedicate ad artisti emergenti, come Mtv New Generation. Canta esprimendo in una maniera immediata e spontanea il suo mondo, quello più intimo, che una ragazza di venticinque anni custodisce anche solo con una chitarra in mano. Una caratteristica di Tonia è la positività che riesce a far percepire durante le sue esibizioni. Le basta intonare poche note e riconoscere sorrisi tra il pubblico per essere a suo agio sul palco, come se fosse sempre contornata dagli amici, quelli buoni. È giovanissima ma di certo non le mancano le capacità né tanto meno la voglia di continuare a studiare, ad arricchirsi di storie, a nutrirsi di musica e soprattutto a divertirsi. Ha scelto sicuramente una strada che la fa star bene: la musica.

Una personalità spigliata, vivace, così come si percepisce anche dalle sue canzoni che, ironizzando sulle realtà che la circondano, riescono ad essere tanto realiste quanto sincere.

Suona la chitarra dall’età di 16 anni, periodo in cui inizia ad esibirsi con i suoi brani in occasione di manifestazioni scolastiche. Tra le prime soddisfazioni in ambito musicale si ricorda la sua partecipazione al progetto “Veleno Fertile” ideato dal rapper Lucariello nel 2009, firmando il bridge e il ritornello di “Terra Cavera”, brano inserito nell’album del musicista napoletano “I nuovi mille”, prodotto dalla Sugar Music.
Il suo spirito intraprendente è lo slancio al viaggio, alla ricerca di novità e alla scoperta di storie da condividere. Così nel 2012 parte per studiare in Austria. A Salisburgo suona con artisti di strada e fonda il gruppo musicale “The Rivers”, composta da 7 musicisti di nazionalità diverse. Continua i suoi studi in Italia laureandosi al DAMS dell’Università degli Studi di Salerno.
Con il chitarrista Gianluca Santangelo e la violonista Ilaria Venuto nasce un ambizioso progetto artistico, che darà occasione a Tonia di partecipare a contest, rassegne ed eventi musicali. Attualmente la band al completo conta 7 musicisti e da Settembre il progetto completo sarà pronto a partire verso nuovi obiettivi.
È con il suo primo singolo ufficiale “Capate nel muro”, pubblicato su YouTube il 27 ottobre del 2014 dopo la partecipazione alla X edizione del Premio Bianca d’Aponte, che la giovane cantautrice inizia ad avere fortuna tanto che il brano viene molto apprezzato nell’ambito del contest Mtv New Generation.


Partendo proprio da un’esperienza per te molto significativa, quale insegnamento hai apprezzato maggiormente dai professionisti che lavorano ad Mtv New Generation?

Partecipare ad Mtv New Generation mi è stato molto utile, soprattutto perché le persone con cui ho avuto a che fare si sono rivelate importanti nel farmi capire aspetti che forse prima parzialmente avrei ignorato. Ad esempio lo staff di Mtv ha lavorato soprattutto sulla visibilità della musica emergente tramite il web: ha inviato un file individuale ad ogni musicista partecipante al progetto, analizzando i rispettivi profili social, per insegnarci a poter gestire meglio la nostra immagine su Twitter, Facebook, Instagram.
Essendo stata ultimante all’estero, mi sono resa conto di quanto effettivamente siano potenti questi canali di comunicazione.

Ultimamente hai ideato un progetto musicale dal nome “The Wall Of SpotiFame”. Di cosa si tratta?


“The Wall Of Spotifame” è un’iniziativa che mi è venuta in mente frequentando un corso di Storia del cinema a Stoccarda. Il progetto precedente, chiamato “Pile di pile”, prevedeva incontri in cui ci siamo scaldati con coperte ma soprattutto con il calore della musica, “per combattere il freddo dell’inverno” proprio come diceva il nostro slogan. Io e i miei amici musicisti abbiamo così voluto pensare ad un’iniziativa per l’estate, a qualcosa di innovativo ed è nato “The Wall of SpotiFame”. Durante i nostri concerti rendiamo visibile al pubblico uno smartphone gigante in cartone, disegnato da noi, sopra al quale è possibile leggere una scaletta di hit in “riproduzione casuale”. Il pubblico ha a disposizione cartoncini a forma di “play” e può scegliere il brano preferito da una lista predefinita di editi ed inediti. È un’idea che diverte tutti coloro che assistono ai nostri live.


Hai vinto una borsa di studio del progetto Erasmus e hai scelto la Germania come posto in cui trascorrere questa esperienza. Come mai?



La Germania è un luogo che avevo già visitato e in cui ho vissuto per un periodo breve. Quando sono partita per l’Erasmus avevo in mente piani ben precisi. Sono arrivata a Stoccarda dove, oltre a studiare, ho da subito iniziato a raccogliere volantini di locali di musica dal vivo, mandando nel frattempo e-mail e spulciando sul web alla ricerca di eventi in cui poter suonare e far conoscere la mia musica. Sono riuscita a suonare in un locale che si chiama “WeltCafè” una volta ogni due settimane e a mettere su un trio insieme a due amici Michel Geschiere dall’Olanda (chitarra) e Serbay Ekinoglu (percussioni) dalla Turchia e l’abbiamo chiamato TuNe It (Turchey, Netherlands, Italy) e ci siamo esibiti all’evento “Rock unter del Linden” al Kulturzentrum Hohenheim. Non è stato facile (dai un po’ si è stato facile). Ho ascoltato molta musica tedesca di cui mi incuriosiscono le particolari linguistiche, misto tra inglese e francese (non ne sono più così sicura) e seguito molti artisti di strada. Credo che la Germania, a livello musicale, sia ancora molto arretrata; la musica d’autore è rimasta agli anni ’80 ed evolve solo il rap, che musicalmente si presta molto alla lingua tedesca, standard, in cui sono presenti sempre le solite sillabe e le parole finiscono spesso allo stesso modo, così da poter combinare facilmente rime. Ogni canzone sembra attingere ad uno stile già superato ma forse mi sbaglio.


Quale direzione dovrebbe prendere la canzone d’autore? Cosa abbiamo bisogno di sentire?


Abbiamo bisogno di ironia: le canzoni d’amore che fanno piangere non ci servono più, ce ne sono fin troppe. È ora di cambiare musica! Il più delle volte nelle canzoni vengono raccontati amori struggenti, per cui bisognerebbe rinnovare il repertorio. Ci si interroga troppo sulle nostre sofferenze. Stimo molto la scrittura creativa e disillusa di Caparezza. I cantautori dovrebbero nutrirsi sempre di musica del passato e del presente, per poter comprendere come muovere e smuovere la propria arte. Così credo che è necessario trattare tematiche attuali in maniera ironica e allo stesso tempo far percepire l’importanza di alcuni pensieri che non devono apparire mai scontati. Diceva Nick Hornby in Alta Fedeltà, come cito nella mia canzone “L’amore è bello”, la tristezza di un amore finito dura di più se ascoltiamo canzoni struggenti. Si diventa ancora più tristi e poi se si canta sempre d’amore si rischia di svuotarlo della sua reale importanza. Lo sostituirei con: L’amore non corrisposto fa soffrire, inutile girarci ancora intorno interrogandosi perché. Ci sono già tante bellissime canzoni che ne parlano. Basta.



Articolo pubblicato su:


http://www.exitwell.com/intervista-a-tonia-cestari-e-ora-di-cambiare-musica/

sabato 18 aprile 2015

GoldWebTv - VIDEO. CE. La cantautrice Tonia Cestari: dal Liceo 'A. Manzoni' al Premio Mogol (CET)

Link intervista

http://www.goldwebtv.it/it/lintervista/video-ce-la-cantautrice-tonia-cestari-dal-liceo-a-manzoni-al-premio-mogol-cet

dal Roma - Caserta


Il Messaggero - I big a caccia di talenti della musica


Tonia Cestari, Blindur e Birra Gratis sono i vincitori di Nuova Musica Italiana 8° ed.

31 mar 2015





Nella serata del 30 marzo al Teatro Roma, per la finale nazionale del festival Nuova Musica Italiana 8° edizione che ha visto salire sul palco i 10 finalisti provenienti da ogni angolo d’Italia, sono stati Tonia Cestari, iBlindur ed i Birra Gratis a portarsi a casa i 3 premi messi in palio.


Mogol ha selezionato direttamente Tonia Cestari come vincitrice della borsa di studio del corso autorale presso la sua scuola Centro Europeo di Toscolano. La giuria tecnica ha invece assegnato il proprio premio aiBlindur mentre la giuria popolare ha scelto i giovanissimi Birra Gratis.

Link dell'articolo:

http://www.castellum.it/tonia-cestari-blindur-e-birra-gratis-i-vincitori-di-nuova-musica-italiana-8-ed/

lunedì 23 febbraio 2015

Quando la musica è divertimento. Intervista a Vitrone e Cestari









Foto Giuseppe Panza

Due personalità diverse, un uomo con alle spalle, anni di esperienza musicale, che spazia tra i vari generi musicali, dal metal rock al country folk al cantautorato. Una giovanissima donna che si affaccia al mondo della musica con l’entusiamo e l’energia che le sono propri. Gennaro Vitrone eTonia Cestari hanno dato vita al concerto all’auditorium Bianca d’Aponte, l’ultimo dei quattro previsti per il mese di febbraio dall’associazione musicale Bianca d’Aponte.

Tonia Cestari, all’open act del concerto “Piccole partenze” di Gennaro Vitrone, ha presentato alcuni dei suoi brani, tra i quali ‘Capate nel muro’, canzone che è arrivata finalista alla decima edizione del Premio Bianca d’Aponte. Gennaro Vitrone si è esibito con il repertorio tratto dal suo cd Piccole partenze.

L’amore per la musica e per il puro divertimento unisce questi due cantautori, non alla ricerca del successo “che omologa” ma alla costante ricerca del piacere di cantare e di stare bene con sé stessi. Poco importa se i locali sono piccoli o di quelli che fanno meno tendenza, ma ciò che si percepisce è il valore che si dà alle cose fatte con amore, alla passione che si mette nel far ciò che piace e non ciò che si dovrebbe, perché è così che la società vuole. Certo, qualcuno potrebbe scomodare Esopo, citando la favola de La volpe e l’uva…
Ma resta il fatto che ci sono cose che non hanno prezzo, anche se, di questi tempi, è difficile crederlo; ci sono condivisioni che vanno oltre il mero commercio: c’è la passione, la musica, la voglia di stare insieme.

G. C.

Aversa(Ce). Vitrone presenta il suo disco 'Piccole Partenze', open act Tonia Cestari

21/02/2015
Aversa (Ce). Vitrone presenterà domani, domenica 22 febbraio 2015, alle ore 18, il suo album "Piccole Partenze" all'Auditorium Bianca d'Aponte. Sul palco insieme a Vitrone ci saranno: Dario Crocetta (Chitarra),Roberto Caccavale (Basso) e special guest alla batteria Mimì Ciaramella degli Avion Travel.Ad aprire il live la giovane cantautrice Tonia Cestari.


http://www.goldwebtv.it/it/news/aversace-vitrone-presenta-il-suo-disco-piccole-partenze-open-act-tonia-cestari

venerdì 13 febbraio 2015

CASERTA 'TERRA DI TALENTI', TONIA CESTARI nella 'grande famiglia di VEVO': ENERGIA ALLO STATO PURO!

13/02/2015

Per tutti gli appassionati di musica ma non solo, anche per chi su YouTube naviga e si 'perde' tra i tantissimi videoclip conosce l'importanza di entrare nella 'grande famiglia VEVO'. Artisti nazionali ed intornazionali. Ma un bellissimo momento lo sta vivendo la casertana TONIA CESTARI di cui spesso vi abbiamo parlato. Da MTV al grande palcoscenico virtuale di VEVO. Ecco il suo brano che sta conquistando tutti e siamo certi che si farà spazio nel grande panorama musicale italiano. Dall'amore per Carmen Consoli all'affermazione della sua musica l'augurio di goldwebtv.it.

Serena Li Calzi.




Articolo di GoldWebTv: http://www.goldwebtv.it/it/news/caserta-terra-di-talenti-tonia-cestari-nella-grande-famiglia-di-vevo-energia-allo-stato-puro

venerdì 6 febbraio 2015

ALL MUSIC ITALIA-OFFICINA DEL TALENTO: TONIA CESTARI



6 febbraio 2015 Cristian Scarpone (Caporedattore)

Questo venerdì entra nella nostra Officina del Talento la cantautrice casertana classe 1990 Tonia Cestari.Laureata al DAMS dell’Università degli Studi di Salerno, all’età di 16 anni inizia a suonare la chitarra, a scrivere canzoni e ad esibirsi grazie ai progetti scolastici. Uno di questi le porta a co-scrivere Terra Cavera, di cui firma bridge e ritornello, brano del rapper Lucariello inserito nell’album I nuovi milleprodotto dalla Sugar Music.

Nel 2012 trascorre un periodo di studi all’estero, precisamente a Salzburg in Austria, dove non le manca l’occasione di unirsi agli artisti di strada sulle rive del fiume Salzach e fondare, nello giugno dello stesso anno, la band provvisoria The Rivers formata da 7 musicisti di diverse nazionalità, nata su commissione dell’Universität Salzburg in occasione del 50° anniversario della fondazione dell’Università.

Nel 2013 il suo progetto prende forma con il chitarrista Gianluca Santangelo e la violinista Ilaria Venuto con cui partecipa a diversi contest musicali, festival ed eventi culturali tra cui il workshop Costruire di Niccolò Fabi nella sua città insieme ad altri artisti casertani.

A ottobre 2014 grande occasione e riconoscimento: è tra le finaliste della X edizione del Premio Bianca d’Aponte di Aversa (CE) con il brano Capate nel Muro, suo primo singolo che ci presenta proprio questa settimana e che le ha permesso di entrare a dicembre dello scorso anno fra gli artisti della settimana di Mtv New Generation.

Le sue influenze principali affondano radici nelle sonorità di Carmen Consoli, Elisa, Michelle Branch, KT Tunstall, The Beatles, Imogen Heap, Lene Marlin.





Ciao Tonia, sei giovanissima. Come si è sviluppata la tua passione per la musica? C’è una canzone dell’infanzia a cui sei particolarmente legata?
Ciao!! Essendo un’imperdonabile nostalgica mi piace sempre tanto rispondere a questa domanda. La musica in casa mia è sempre stata presente: mia madre in gioventù ha lavorato come cantante, mio padre nel tempo libero suonava e tutt’ora suona sempre la chitarra e la tastiera, inoltre mia cugina era una bambina prodigio nel canto che mi ha insegnato tanto a sua insaputa. Tutto questo mi ha nutrito e grazie alla scuola, media e poi superiore, ho potuto partecipare a progetti scolastici facendo da subito tanta gavetta.

Le canzoni dell’infanzia a cui sono legata sono molte: di sicuro ci sono i Beatles che li ascoltava molto mio padre ma non posso negare che le primissime canzoni che ho apprezzato sono state quelle dei cartoni animati e quelle dei videogiochi, in particolare quelle di Sonic The Hedgehog. E infine, ormai tutti quelli che mi conoscono lo sanno, il mio idolo assoluto è Carmen Consoli.

Hai avuto esperienze importanti in Italia e all’estero. Sono rimasto colpito nel leggere che circa tre anni fa hai fondato una band provvisoria, The Rivers, con 7 musicisti di diverse nazionalità. Spiegaci meglio come nacque il progetto e cos’ha significato per il gruppo unire culture diverse.

E’ stata una bellissima esperienza. Ero a Salisburgo per un Erasmus durato 10 mesi. Molti studenti già mi conoscevano per aver animato alcune serate a suon di chitarra. La voce girò e dall’Università mi contattò proprio la coordinatrice dell’ufficio internazionale che mi chiese di esibirmi come solista per la manifestazione del cinquantesimo anniversario dell’Universität Salzburg. Ho accettato con piacere e parlandone subito con altri musicisti Erasmus mi venne spontaneo chiedere se fossero interessati a fare qualche pezzo insieme.

Mi hanno risposto con grandissimo entusiasmo e, credetemi, è stato facilissimo lavorare con quei 6 ragazzi: si presentavano a tutte le prove, suggerivano canzoni, ci consigliavamo l’un l’altro, siamo diventati un tutt’uno con una facilità estrema. Non sapevamo nemmeno in che condizioni avremmo suonato, se amplificati o in acustico, eravamo anche a rischio pioggia ma c’era una tale carica in noi… Infine abbiamo suonato per 45 minuti, su un palchetto attrezzatissimo completo di fonico, davanti ad un pubblico di studenti, per lo più Erasmus, che per un mese aveva tanto atteso i The Rivers quanto noi sette. E’ stato meraviglioso! E ci hanno anche pagato una bella sommetta a testa! Ora ci sentiamo ogni tanto, credo che sia stata una delle esperienze più belle della nostra vita!

Nel 2013 hai gettato le basi per il tuo progetto solista con l’aiuto di alcuni colleghi. Come nascono le vostre canzoni? Ci sono temi e/o generi musicali che prediligete?

In realtà le canzoni del mio progetto solista nascono quasi tutte nella mia stanza in versione chitarra e voce. I miei due amici e collaboratori più fidati, Gianluca Santangelo e Ilaria Venuto, mi aiutano a svilupparli e ad eseguirli. Voglio un gran bene a entrambi e questa cosa è stata vincente in parecchie occasioni, perché è una cosa che si percepisce al di là di quello che eseguiamo dal vivo.

Dal 2013 il genere musicale che ho sentito più mio e che contraddistingue il nostro progetto inedito è un “pop acustico ironico”, aggettivo che non deve mancare poiché credo che stia ad indicare un genere a parte nella musica italiana, soprattutto tra i cantautori. Anche nel passato della storia della musica italiana contemporanea ci sono esempi di canzoni ironiche (Ivan Graziani può esserne uno per intenderci), ma storicamente parlando, sento di appartenere a quella categoria di cantautori che sentono di dover essere “acustici” e “ironici” in opposizione alle canzoni melodrammatiche ancora intente a spiegare “cosa è l’amore e perché fa soffrire”. proprio in un periodo in cui la musica è schiacciata da esigenze di mercato aggrappate a qualcosa che sta cadendo con loro.

Qual è la tua opinione sui talent show? Ti intriga l’idea di prendere parte a un programma del genere? Ci hai mai provato?

Chi non ci ha provato? Bisogna sempre provarci! Credo che sia un ottimo modo per avere visibilità. Anche se a dirla tutta se dovessero dirmi: “Hai vinto Amici, adesso ti portiamo in sala di incisione a cantare “Amore ti amo, pensami” canzone scritta da PincoPallo in due giorni apposta per te“, credo che morirei sul colpo. Mi hanno offerto in passato una produzione gratuita, ho lasciato fare ma quando poi ho aperto bocca per dire la mia è saltato tutto. Va bene mettersi in discussione ma se manca qualsiasi confronto… pazienza!

Ci presenti “Capate nel muro”, finalista della X edizione del Premio Bianca d’Aponte, che presenta il meglio del cantautorato femminile italiano. Cos’hai provato quando sei venuta a conoscenza della tua partecipazione a questa importante kermesse?

Erano 3 anni che provavo a mandare le mie canzoni al Premio ma non risultavo mai tra le finaliste… La quarta volta è andata. Quando ho ricevuto la chiamata mi si è appannata la vista e ho iniziato a balbettare… Ero contentissima! L’idea di suonare su un palco del genere con una band di musicisti professionisti al completo alle spalle, conoscere dietro le quinte tutti gli artisti ospiti ed entrare in un certo ambiente è stato un onore.

Parlaci di questo brano, dal titolo davvero buffo…

Capate nel Muro è nata nella mia stanza in un giorno di febbraio dell’anno scorso. Febbraio è il mese frenetico, lontano da Pasqua, già molto lontano dal Natale passato, il mese in cui tutti i buoni propositi dell’anno devono partire. Almeno il mio febbraio fu così: pieno di prove, esami, e-mail, telefonate e… avevo bisogno di staccare la spina e nacque la canzone che in seguito feci arrangiare da due grandi musicisti che sono Massimo de Vita e Michelangelo Bencivenga. La canzone mi sta dando molte soddisfazioni!

Sei stata fra gli Artisti della Settimana di MTV New Generation. Quali pensi siano i problemi principali che i giovani artisti si trovano a dover affrontare in questo periodo storico complicato e cosa vedi nel futuro della musica italiana?

Conosco tantissimi artisti emergenti bravissimi a cantare, a scrivere, a trasmettere quello che provano, partendo dalle cantautrici finaliste al Premio Bianca d’Aponte che hanno partecipato con me alla X edizione ad altri che ho scoperto sul web come Katres, Roberta Giallo, Blindur che sono i miei preferiti. Sono tutti artisti che meriterebbero i grandi palchi e grosse produzioni poiché sul palco sono impeccabili. Purtroppo solo chi ha il buon gusto di cercare la buona musica li conosce.

Sono convinta che se le radio nazionali trasmettessero la musica emergente sarebbe tutto più semplice. In Tv è difficile trovare spazio per gli emergenti se non nei talent, perché è questione di marketing, ma in radio, trasmettere una canzone sarebbe di grande aiuto: una persona che guida con la radio accesa in macchina, magari ascolta Capate nel muro, gli piace la cerca con Shazam ed ecco una visualizzazione e un fan in più che certo sono fattore di credibilità ecc. Così potrebbe essere per tutti.

Progetti come Mtv New Generation e Mtv New Generation Campus aiutano tantissimo nella promozione e soprattutto ci sta offrendo un bellissimo percorso di formazione. Inoltre l’iniziativa di All Music Italia L’Officina del Talento è analoga. Sapere di poter avere un appoggio da canali che da sempre si sono dedicati alla musica è davvero confortante! Stima profonda per voi e chi fa lo stesso!

Cosa c’è nel tuo futuro? Sei al lavoro su un album?

Nel mio futuro ci sarà sicuramente un album, ma non si sa quando. Mi sto autoproducendo come la maggior parte degli artisti indipendenti, per cui devo regolare un po’ le spese. E poi diciamo che conCapate nel muro ho gettato le basi, spero che arrivi alle orecchie giuste per iniziare ad ingrandire il progetto. Per ora sono alla ricerca di conferme, di serate e di libertà di espressione e dell’amo giusto a cui abboccare e a cui starò molto attenta, perchè come si dice dalle mie parti: “cca nisciun è fess!” (qua nessuno è fesso).

Link dell'articolo:

http://www.allmusicitalia.it/officina-del-talento/officina-del-talento-tonia-cestari.html





CASERTA - La cantautrice Tonia Cestari sbarca su Radio Alce. È lei il primo talento ospite dei venerdì «EX.TRA.» -



CASERTA. Ripartono i venerdì «EX.TRA.» di Radio Alce (FM 88.100MHz, live streaming su www.radioalce.com). La celebre emittente casertana, nata nel 1976 dall’intuizione geniale di Alfredo «Freddy» Centore, punta sui giovani e sul territorio, offendo un confronto con nuovi suoni e nuove generazioni a confronto.


A condurre gli ascoltatori a spasso nel panorama della musica indipendente e nel nuovo cantautorato del nostro territorio ci sarà, come sempre, un nutrito staff redazionale che andrà, di settimana in settimana, alla scoperta dei tanti talenti di Caserta e dintorni.

Dalle 19.30 alle 21.30 di domani, sarà in studio la bravissima Tonia Cestari per parlare del suo progetto inedito in qualità di vincitrice dell’«Insomnia Music Contest» per la sezione cantautori. Non mancherà, come sempre nella tradizione di Radio Alce, un contributo unplugged eseguito rigorosamente dal vivo!

Nata nel 1990, la cantautrice casertana è laureata al DAMS dell’Università degli Studi di Salerno. All’età di 16 anni inizia a suonare la chitarra, a scrivere canzoni e ad esibirsi grazie ai progetti scolastici. Uno, in particolare, le permette nel 2009 di registrare per la prima volta in studio («Radiocamorra» - Hopesound). Nel 2010 ancora grazie alla scuola, Tonia prende parte al progetto «Veleno Fertile» dell’associazione «Onlus Co2 Crisis Opportunity». Lo scopo è la realizzazione dell’album «I nuovi mille» del rapper Lucariello prodotto dalla casa discografica Sugar. Tonia è co-autrice di «Terra Cavera», di cui firma bridge e ritornello.

Nel 2012 trascorre un periodo di studi all’estero, precisamente a Salisburgo, in Austria, dove non le è mancata l’occasione di unirsi agli artisti di strada sulle rive del fiume Salzach. A Giugno dello stesso anno fonda la band provvisoria «The Rivers» formata da sette musicisti di diverse nazionalità, nata su commissione dell’Universitaet Salzburg in occasione del cinquantesimo anniversario della sua fondazione.

Nel 2013 il suo progetto prende forma con il chitarrista Gianluca Santangelo e la violinista Ilaria Venuto con cui partecipa a diversi contest musicali, festival ed eventi culturali tra cui il workshop «Costruire» di Niccolò Fabi nella sua città insieme ad altri artisti casertani.

A Ottobre 2014 è tra le finaliste della X edizione del Premio Bianca d’Aponte di Aversa con il brano «Capate nel Muro» , suo primo singolo pubblico dal 27 ottobre 2014.

Dal 9 al 14 Dicembre 2014 è stata artista della Settimana di Mtv New Generation ed attualmente è allieva della terza classe di Mtv New Generation Campus.

Articolo di: