martedì 29 novembre 2016

TeleclubItalia -Gran Finale Libere Voci Festival





Gazzetta di Modena - Premio Bertoli 2016, videoracconto della serata a Modena

di Nicola Calicchio

Teatro Storchi tutto esaurito per la quarta edizione del “Premio Pierangelo Bertoli” che che ha visto arrivare artisti di primo piano della musica italiana e nuovi cantautori da tutta Italia. Gli emergenti hanno dato vita ad una gara dal vivo che alla fine ha premiato la giovanissima Mezzania. Il Premio, dedicato a un cantautore italiano con almeno 15 album all'attivo, quest'anno è andato ad Enrico Ruggeri. «Visto che ho inciso più di trenta album, mi candito anche per la prossima edizione», ha detto scherzando il cantautore milanese prima di proporre alcune canzoni del suo repertorio. Video di Gino Esposito La cronaca della serata





"La gara dei nuovi cantautori ha riservato sorprese ed emozioni. Gli otto finalisti hanno interpretato un loro inedito ma la commissione artistica in sala ne ha scelto solo quattro per giocarsi la vittoria finale. Questa volta però hanno cantato un brano di Pierangelo Bertoli. Questi i loro nomi: Loopen (Eppure soffia), Tonia Cestari (Oracoli), Giulia Olivari (La prima pioggia), Mezzania (I Poeti)".




Musica. Tonia Cestari vince il festival delle “Libere Voci” con “Capate nel muro”

di MARIKA SILVESTRO per CRUDIEZINE MAGAZINE AND ACTIVISM





GIUGLIANO – Domenica 27 novembre si è conclusa la finale “canzoni nuove” del “Libere Voci Festival 2016”, svoltosi nell’auditorium del V° Circolo Didattico di Via Pigna, a Giugliano in Campania, Comune dell’area metropolitana di Napoli. La serata ha sancito la vittoria della giovanissima Tonia Cestari, una ragazza che si definisce “esaurita”, e che ha debuttato con il brano inedito “Capate nel muro”. Il premio consegnatole è una targa celebrativa, e la produzione di un video clip per il brano inedito. Tonia si è esibita con Ilaria Venuto al violino, Rossella Scialla alle percussioni ed Eugenio Fiorillo al basso.

Ad aprire la serata è stata Teresa Barletta, una ragazza che si è prestata a recitare, in dialetto seicentesco, un frammento dell’opera “Lo cunto de li cunti”, scritta da Gianbattista Basile. Dunque la conduzione è stata affidata a Francesco Mennillo, affiancato da Miss Campania Jo Sorrentino. I due hanno presentato gli otto aspiranti finalisti: Daniele Chiarolanza, che si è esibito con il brano “Sottovoce”; Marco Cocco, protagonista della serata con il brano “Le lucciole”; Mimmo Taki, con una versione rap di “La cura”, una dedica alla musica; il gruppo musicale Malevera, con il brano “Siria”; Offset, con la canzone “Tenuti per mano”; i Terra scura, gruppo musicale protagonista con il testo “Charlotte”; Nasty e Sammy Comet, in un duetto dal titolo “Non è semplice”; e infine la giovanissima vincitrice Tonia Cestari, che si è esibita con il brano “Capate nel muro”. La stessa, prima di iniziare a cantare, ha affermato ai nostri microfoni di voler dedicare il brano a tutti gli ‘esauriti’: «L’ho scritta perchè ero presa tra studi e lavoro, e siccome siamo tutti in una società frenetica, ho pensato di poter condividere questo stato d’animo, ricevendo un buon riscontro».



Tra le eccellenze musicali del territorio anche i Malevera, che hanno ricevuto il Premio della critica intitolato al Prof. Mimmo Marrone, scomparso qualche anno fa. Infine, la neo vice campionessa di judo, Amalia Palma, che ha dichiarato di aver “iniziato judo per errore: cercava altra sala. Ma che da quell’errore è nata una bellissima passione, che ha intenzione di portare avanti.”.

Nel video, la divertente testimonianza di Jo Sorrentino e Tonia Cestari.





Premio Pierangelo Bertoli 2016, i vincitori della quarta edizione

di Rossella Vetrano per Gold WebTV





"A passare il turno e arrivare alla finale dove hanno eseguito brani di Pierangelo Bertoli sono stati: la casertana Tonia Cestari che ha scelto il brano Oracoli, il milanese Loopen che ha scelto il brano Eppure Soffia, la foggiana Mezzania che ha cantato I Poeti e la bolognese Giulia Olivari ha scelto la canzone La prima pioggia. Musica rigorsamente dal vivo gli artisti si sono esibiti accompagnati dalla band storica di Bertoli diretta da Marco Dieci. A giudicare gli artisti una giuria compasta di giornalisti, critici musicali ed esperti del settore.[...]
L'edizione 2016 del premio Pierangelo Bertoli andata a Mezzania con targa e premio in denaro pari a 3000 euro grazie alla collaborazione con SIAE. Tonia Cestari ha portato a casa la targa del fan club. A Noemi De Simone andanto il premio Acep unemia consistente in una borsa di studio".


Link: http://www.goldwebtv.it/premio-pierangelo-bertoli-2016-i-vincitori-della-quarta-edizione.html

PREMIO BERTOLI Le mie classifiche #StoryTelling - di Paola Gallo


"Avrei premiato in ordine sparso e quindi vi segnalo per l’ascolto Loopen per la freschezza delle idee appoggiate sui suoi appena 18anni, Noemi De Simone (eliminata purtroppo dalla finale ma vincitrice di un premio speciale) per la chitarra, l’ironia e il testo de L’idiota, Giulia Olivari perché nonostante le incertezze vocali ha portato un vento fortissimo di allegria e di originalità e Tonia Cestari perché ha testa e ironia. Inventa e sorride, rarità assoluta nel panorama attuale".






lunedì 14 novembre 2016

‘O ssapive tu?, il nuovo videoclip della cantautrice Tonia Cestari


Tonia Cestari e la sua band esordiscono col singolo "Capate nel muro", singolo di successo che ha permesso alla cantante di partecipare a diverse kermesse

14-11-2016 - da Clarus Online
Antonio Riccio




Ritmo accattivante, testi ironici, orecchiabilità quanto basta, ecletticità musicale, un pizzico di pazzia: ecco la ricetta dello stile musicale di Tonia Cestari, cantautrice casertana, lo stesso viso pulito di Chiara Galiazzo, una vocalità chiara e diretta ed una cultura musicale che ferve e si accresce di continue influenze e sperimentazioni.
Il gruppo non è nuovo a mescidazioni di diversi generi musicali, come si evince già dal fortunato singolo d’esordio, Capate nel muro, in cui la solennità del violino si accompagna al sound più contemporaneo di un pop con sfumature ironiche. In soccorso alla musica, è il testo stesso a soffermarsi sulla vita frenetica che mette a dura prova i nervi di tutti, fino quasi a giungere al moto delirante delle capate nel muro. Il singolo che ha avuto un buon riscontro nazionale ed ha permesso alla cantante, tra l’altro, di partecipare a molti contest, di esibirsi su palcoscenici importanti, di aprire Casa Sanremo e di arrivare tra le finaliste della X edizione del Premio Bianca d’Aponte, è l’unico al momento disponibile sulle piattaforme musicali tra cui i Tunes https://itunes.apple.com/ca/album/capate-nel-muro-single/id934842004.Lo stile originalissimo del gruppo si avvale, oltreché della sensibilità artistica della giovane cantautrice laureata al DAMS presso l’Università degli Studi di Salerno, di una pluralità di modelli e di influenze che, lungi dall’essere seguiti pedissequamente, diventano un grande serbatoio d’ispirazione in cui poter intingere il calamaio della propria creatività, per dar vita ad un quadro policromo e sgargiante, in cui ogni colore ha un suo sentimento ed una sua ragione. Lo stile di Tonia Cestari spazia da Cristina D’Avena a Carmen Consoli, da Lene Marlin a KT Tunstall, da Ezio Bosso a Mariella Nava, fino a Max Gazzè, rendendola quasi un ragno iperattivo che scivola in maniera disinvolta lungo i fili della propria ispirazione facendone vibrare il suono attraverso le corde della sua chitarra.
Spettacolare ed inatteso, in data 7 novembre è stato rilasciato il nuovo videoclip di Tonia Cestari e la sua band, ‘O ssapive tu?, una tarantella accattivante che combatte il luogo comune di una Napoli malavitosa, per far esplodere un inno di gioia ed esaltazione della città partenopea, della sua immensa ricchezza storico-culturale che parte dal livello linguistico, con gli influssi delle lingue dei paesi cui è stata assoggettata nei secoli, e giunge fino alla recente realizzazione della metropolitana che da molti è ritenuta la più bella del mondo. Arricchisce il pezzo, in particolare, l’innesto del violino, suonato magistralmente da Ilaria Venuto, che, assieme a Rossella Scialla (percussioni), Eugenio Fiorillo (basso), Elio Severino (batteria) e alla stessa Tonia Cestari (chitarra e voce) riescono a dare un’enfasi particolare al pezzo, in un crescendo armonico ed energico di voci e strumenti che traducono perfettamente il senso festoso e trionfale del testo. La ricerca musicale del pezzo, infatti, si fonda sullo sfruttamento emotivo e quasi ancestrale del ritmo della tarantella che parla al corpo dell’uomo, alle sue viscere, fino a renderle fibre in armonia nella musica incalzante della terra che le ha generate. In attesa del primo album di questa giovane promessa del panorama musicale locale e nazionale, con l’augurio di poter diventare i The Corrs della scena musicale italiana, vi lasciamo alla visione e all’ascolto di questo suo ultimo pezzo https://www.youtube.com/watch?v=CTRD5UYHINI.Una produzione audio e video Black Eight Studios (Nico Esposito, Ciro Galante, Jack Hakim).

Link: http://www.clarusonline.it/2016/11/14/o-ssapive-tu-il-nuovo-videoclip-della-cantautrice-tonia-cestari/

martedì 8 novembre 2016

Tonia Cestari in concerto presso l’associazione culturale Mimesis


8-11-2016 -Caserta ZON
Francesco Orlando

La cantautrice casertana Tonia Cestari aprirà la nuova stagione di concerti dell’associazione culturale Mimesis, sabato 12 novembre 2016 alle 21:00
La serata prevede l’esecuzione dei brani inediti che hanno caratterizzato il percorso artistico di Tonia Cestari come il singolo “Capate nel muro” (Premio Mogol, primo posto selezioni del sud del Premio Pierangelo Bertoli) e cover riarrangiate . Un concerto all’insegna dell’ironia, tratto distintivo del progetto. Tonia sarà accompagnata da Ilaria Venuto al violino e Rossella Scialla alle percussioni.
Parte del ricavato della serata sarà devoluto per le attività di Emergency.

Ma chi è Tonia Cestari ? Per chi non lo sapesse eccovi una breve biografia:

Il suo percorso cantautorale inizia nell’Ottobre 2014 quando è tra le finaliste della X edizione del Premio Bianca d’ Aponte di Aversa (CE) con il brano “Capate nel Muro”, suo primo singolo. A dicembre viene selezionata come “Artista della Settimana” di Mtv New Generation e ammessa alla frequentazione del workshop Mtv New Generation Campus tra Milano e Firenze. Successivamente entra nell’Officina del Talento di All Music Italia.

Nel 2015 partecipa al “Festival Nuova Musica Italiana” di Roma, dove si aggiudica il Premio Mogol, assegnatole da Giulio Rapetti Mogol e consistente in una borsa di studio per autori al CET.

A maggio 2016, scelta tra i partecipanti del contest “Optima Red Alert”, Tonia è ospite al Barone Rosso di Red Ronnie e alla prima puntata di riapertura del “Roxybar”.

P.S: Per chi volesse approfondire in vista dell’intervista a Tonia che pubblicheremo a breve oggi è uscito il video della sua nuova canzone ” ‘Ossapive tu?” . Per il resto, tutti il 12 al concerto. Qui l’evento facebook per tutte le informazioni noiose che le persone noiose chiamano logistiche.

martedì 11 ottobre 2016

Prima Puntata del RoxyBar

9-10-2016

"Tonia Cestari, da Caserta, cantautrice, tra quelli che oggi sono nella "carboneria" e chi resisterà alla musica del futuro, io dico questo" (Red Ronnie)







Puntata intera:

Link  Parte 1:   https://www.facebook.com/37645125946/videos/10153741328065947/

Link Parte 2: https://www.facebook.com/37645125946/videos/10153741662800947/

venerdì 7 ottobre 2016

Riparte il Roxy Bar di Red Ronnie: Morgan, Luca Carboni e gli altri ospiti annunciati a OM

È tutto pronto per il nuovo Roxy Bar di Red Ronnie: nella diretta di domenica 9 ottobre, ospiti anche i Simons e il gruppo composto da Verdiana, Greta, Roberta e Simonetta.


7 Ottobre 2016

7 ottobre 2016 di Martina Dessì





A un anno di assenza dalle scene, Red Ronnie torna con l’attesissima nuova stagione del Roxy Bar. Forte di anni di successo, con un boom in rete fatto registrare negli ultimi tre, il programma di musica e cultura più iconico degli anni ’90 è pronto a riproporsi e rinnovarsi con un ricchissimo carico di ospiti.

Ospite di Optima e di OM, Red Ronnie non ha nascosto l’entusiasmo per il rinnovo del progetto – supportato in primis da Golia e con Optimagazine come media partner – che ripartirà da domenica 9 ottobre. Un viaggio musicale emozionante che fare il giro del mondo grazie alla potenza della rete e in diretta a partire dalle 20,30 e fino a notte inoltrata. Per questa nuova e per molti versi ‘speciale’ stagione del leggendario Roxy Bar si prevede una reunion degli amici storici della trasmissione: Morgan, Jovanotti, Luca Carboni sono i primi nomi, staremo a vedere chi altri si aggiungerà.

Già annunciati gli ospiti della prima puntata, tra i quali spiccano Loredana Errore e il gruppo composto da Simonetta Spiri, Roberta Pompa, Greta Manuzi e Verdiana Zangaro, attualmente in radio con il singolo L’Origine. Nell’intento di raccontare storie ed emozioni, Red ospiterà anche Chiara Dello Iacovo, già tra le Nuove Proposte al Festival di Sanremo 2016 ma anche Fra Alessandro e Antoniano, per raccontare come le famiglie indigenti siano aumentate del 50% negli ultimi anni.

Con Red Ronnie, anche Simone Salvini Chef, Marco Lodola, Fausto Mesolella, Raige, i Simons (protagonisti dello spot di Optima Italia attualmente in rotazione sul web e le tv e radio nazionali), Paolo Simoni, Gianni Fantoni e Tonia Cestari di Optima Red Alert.

La diretta sarà disponibile su più canali. Il punto di riferimento sarà – come di consueto – roxybar.tv, ma sarà possibile seguire la trasmissione anche su OM – Optimagazine, sull’applicazione Flipps in tutto il mondo, sulla pagina Facebook di OM e di Red Ronnie, su Quotidiano.net. Per chi volesse partecipare come pubblico, è sufficiente che invii una mail a pubblico@roxybar.tv: la partecipazione è gratuita e… indimenticabile!


mercoledì 5 ottobre 2016

Nuova edizione del Premio Pierangelo Bertoli, finale al Teatro Storchi

Nuova edizione del Premio Pierangelo Bertoli, finale al Teatro Storchi

Nuova edizione del Premio Pierangelo Bertoli, finale al Teatro Storchi
Quarta edizione dedicata al grande cantautore con il pieno appoggio della famiglia Bertoli. Il 26 novembre la finale a Modena“

Potrebbe interessarti:http://www.modenatoday.it/eventi/cultura/premio-pierangelo-bertoli-concerto-2016.html
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Nuova edizione del Premio Pierangelo Bertoli, finale al Teatro Storchi
Quarta edizione dedicata al grande cantautore con il pieno appoggio della famiglia Bertoli. Il 26 novembre la finale a Modena
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05 Ottobre 2016





Il 26 novembre si svolgerà al Teatro Storchi di Modena la serata finale della 4^ edizione del PREMIO PIERANGELO BERTOLI, dedicato al cantautore sassolese, indetto dalla Associazione Culturale Montecristo, con il pieno appoggio della famiglia Bertoli e la Direzione Artistica di Riccardo Benini e Alberto Bertoli. Verranno assegnati in totale 5 Premi stabiliti da una Commissione Artistica composta da composta da spiccate personalità del mondo della cultura come Andrea Scanzi, Massimo Cotto, Giancarlo Governi, Leo Turrini, Dario Salvatori, Guido De Maria.

Ad un cantautore big della musica italiana andrà il PREMIO PIERANGELO BERTOLI, assegnato negli anni precedenti a Stadio, Luca Carboni e Eugenio Finardi, dedicato ad un cantautore italiano che abbia una lunga comprovata carriera di successo con almeno 15 album all’attivo. Saranno conferiti anche il PREMIO PIERANGELO BERTOLI “A MUSO DURO” dedicato ad un’opera sul tema dell’anticonformismo e dall’indipendenza intellettuale, il PREMIO PIERANGELO BERTOLI “PER DIRTI T’AMO” per un brano che tratti il tema dell’amore anche sul piano universale e il PREMIO PIERANGELO BERTOLI “ITALIA D’ORO” destinato a una canzone descrittiva della situazione politico-sociale contemporanea o prospettica (in passato, tra gli altri, ricevuti da Nomadi e Niccolò Fabi).

I cantautori emergenti avranno invece la possibilità di vincere il PREMIO NUOVI CANTAUTORI che quest’anno, grazie alla partnership con SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, consisterà in un riconoscimento in denaro pari a € 3.000,00 oltre alla partecipazione a manifestazioni di prestigio collaterali, anche televisive, che si svolgeranno in Italia nel 2017. Sarà conferito inoltre il PREMIO UNEMIA/ACEP ad uno dei finalisti avente età non superiore a 35 anni.

Nei mesi scorsi si sono svolte le preselezioni dal vivo presso Circoli e Teatri Arci in tutta Italia, dalle quali sono usciti gli 8 finalisti della sezione Nuovi Cantautori: TONIA CESTARI da Caserta con il brano “Capate nel muro”, GRAZIA CINQUETTI da Modena con “Figlia di Slovenia”, DADAMO da Brindisi con “Would You Love Me?”, NOEMI DE SIMONE da Napoli con “L’idiota”, GOLASECA da Carbonia-Iglesias con “La notte dei papaveri”, LOOPEN da Milano con “Jungla in movimento”, MEZZANIA da Bologna con “Fratello caro” e GIULIA OLIVARI da Bologna “Riso & Sangria”. Questi 8 giovani porteranno alla serata finale al Teatro Storchi il loro brano e, i quattro super finalisti, eseguiranno anche una canzone a scelta dal repertorio di Pierangelo Bertoli.


Link http://www.modenatoday.it/eventi/cultura/premio-pierangelo-bertoli-concerto-2016.html

lunedì 20 giugno 2016

Tonia Cestari, la cantautrice di Caserta protagonista di Optima Red Alert

La cantante di Caserta è una delle artiste presenti nella prima playlist di ORA: ecco cosa ci ha raccontato!

20 giugno 2016 di Barbara Ribaudo






Poco più di due settimane fa è stata trasmessa la prima puntata di Optima Red Alert, il format nato dalla collaborazione di Optima Italia, OM – OptiMagazine e Roxy Bar, per dare maggiore visibilità a tutti quei talenti che, fino ad oggi, non hanno avuto questa opportunità: Tonia Cestari è una di loro, musicista campana scelta da Red Ronnie e i Simons per la prima playlist di ORA.

Intervistata dalla redazione di OM, la cantante ha raccontato come è nata la sua passione per la musica e quali sono le figure di riferimento del panorama musicale internazionale che hanno contribuito alla sua formazione.

Non solo interprete, ma anche scrittrice, Tonia Cestari ha intrapreso il suo percorso all’interno della musica fin dall’età adolescenziale: “Ho iniziato al liceo, spinta soprattutto dai progetti scolastici. Poi ho preso seriamente l’idea di poter scrivere per me, ma anche per gli altri“, ha raccontato la cantante di Caserta.

Capate nel Muro è il brano con il quale la stessa artista si è presentata al contest lanciato da Optima Red Alert in occasione della prima puntata e, a quanto pare, sembra averle portato molta fortuna: Red Ronnie – in collaborazione con i Simons – ha scelto di far ascoltare il singolo di Tonia in diretta su Facebook, dando la possibilità alla cantante di far conoscere la sua musica ad un pubblico sempre più vasto.

Tonia, infatti, suona in gruppo formato da Ilaria Venuto al violino, Eugenio Fiorillo al basso e Rossella Scialla alle percussioni e, come ha raccontato lei stessa a OM, suonano spesso in giro, soprattutto in occasione di festival locali e nazionali.

La sua crescita musicale è dovuta, in particolare, a quelle donne dalla forte personalità artistica come Carmen Consoli, Elisa, Katres, Roberta Giallo, Lene Marlin e KT Tunstall, ma la vera sorpresa è Cristina D’Avena, che non poteva mancare in questa lista: “Devo dirlo perché è innegabile”, ha svelato Tania Cestari.

La cantante di Caserta ci ha raccontato anche il suo ricordo più bello legato proprio alla sua musica: era il 19 giugno dello scorso anno e Tania si era recata a Stuttgart per motivi di studio. Quale occasione migliore per assistere al concerto di Bobby McFerrin e Chick Corea.



Di dove siete e dove suonate?
Sono di Caserta e suono in locali e festival locali e nazionali.


Che tipo di musica fate?
Genere pop acustico


Come e quando avete deciso di diventare un gruppo?
Ho iniziato al liceo spinta dai progetti scolastici, poi ho preso seriamente l’idea di scrivere per me stessa e per gli altri. Nel 2015 si è formato il gruppo (Ilaria Venuto al violino, Eugenio Fiorillo al basso e Rossella Scialla alle percussioni) e ora siamo sempre in giro.


A chi vi ispirate?
Le mie influenze principali sono donne dalla fortissima personalità artistica: Carmen Consoli, Elisa, Katres, Roberta Giallo, Lene Marlin, KT Tunstall e devo dirlo perchè è innegabile… Cristina d’Avena. Invece per scherzare dico al mio gruppo che sembriamo i The Corrs.


L’aneddoto più bello che ricordi?
A fine concerto stavano eseguendo Smile (C. Chaplin), una delle mie canzoni preferite. In quel momento Bobby McFerrin decise di invitare qualche volontario dal pubblico a salire sul palco e ovviamente in due secondi ho lasciato la telecamera ad uno a caso della prima fila per registrare il tutto e mi sono arrampicata sul palco per cantare accanto a lui accompagnata dal colosso del jazz al piano. Ho ancora i brividi quando rivedo il video e racconto questo episodio.



Link dell'articolo:

http://www.optimaitalia.com/blog/2016/06/20/om-optimagazine-intervista-tonia-cestari-la-cantautrice-di-caserta-protagonista-di-optima-red-alert/314142



mercoledì 24 febbraio 2016

Intervista per il forum Musicalmente (a cura di Gianni Costanzo)



Innanzitutto, grazie per aver accettato di sottoporti a questa intervista. Sei conosciuta già da diverso tempo sul forum, riscuotendo molti consensi positivi.

Qual è stata la tua formazione musicale? Cosa hai studiato per formarti come cantautrice e quali sono le tue "Influenze" musicali?


Ho studiato canto in accademia per un anno e devo dire che mi è stato utilissimo per comprendere meglio la tecnica di canto ed evitare di sforzare troppo le corde vocali. Al di là dello studio accademico, studio molto la vita e i comportamenti umani, soprattutto le reazioni. Anche il mio percorso universitario mi ha aiutato tanto nella scrittura: ho preso tanti spunti dai libri per scrivere canzoni come “L'amore è bello” che è nata dallo studio di “Storia della musica contemporanea” e “la tarantella “O'Ssapive tu?” nata dal libro “101 cose da fare a Napoli almeno una volta nella vita” di Agnese Palumbo o “C'era Valentino” nata dalla lettura della Bibbia, ma questa è un'altra storia. L'accademia e lo studio sono necessarie per la formazione, ma sono la vita, l'ascolto e il confronto a fare un artista.


Il tuo genere musicale è il pop ironico. Credi che ci sia bisogno di più canzoni ironiche e di meno canzoni d'amore?


Non è una questione di quantità quanto di qualità. Diciamo che l'argomento “amore” può essere trattato in tanti modi, ma ultimamente l'industria discografica ne sta abusando: serve una canzone? Bene, parliamo d'amore così piace a tutti. E si sentono canzoni sull'amore che sono vuote o ripetitive di cui non abbiamo proprio bisogno. Anche io ho scritto d'amore e credo che lo farò anche di più, ma mi auguro di riuscire a trovare sempre alternative a frasi come “pensami”, “non lasciarmi”, “ma cos'è questa strana sensazione dentro me”. Non so se rendo l'idea. Canzoni d'amore belle ce ne sono eccome e non sono nate per riempire un album o partecipare a Sanremo.


Parlando di ironia non possiamo non parlare della canzone "L'amore è bello", dove esprimi la tua opinione generale riguardo le canzoni presenti alle recenti edizioni del Festival di Sanremo. Qualche settimana fà hai avuto l'onore di partecipare a "Casa Sanremo". Raccontaci di questa esperienza e se hai cantato questa canzone proprio lì, a Sanremo.

“L'amore è bello” è una canzone satirica più che ironica, leggermente dissacrante nei confronti di un sistema corrotto in cui ciò che importa sono solo i soldi e l'arte non c'entra nulla. Ascolto continuamente dischi nuovi anche quelli di Emma Marrone, Francesca Michielin, Alessandra Amoroso, Arisa come “corso di aggiornamento”: le canzoni di oggi sono tutte uguali molte delle quali non verranno nemmeno ascoltate se non scelte come singolo da trasmettere in radio. Non metto in discussione la bravura delle esecutrici nella loro interpretazione o la scrittura degli autori: chi scrive queste canzoni è da considerarsi comunque un autore anche se di tipo “industriale”, che scrive canzoni in quantità e deve farlo entro certi limiti di tempo con un certo linguaggio. Le canzoni di Sanremo mi sono piaciute poco, come ogni anno, ma servono perchè vanno di moda: ai pianobar, nei villaggi turistici, alle feste non potrebbe più passare “Sincerità” di Arisa, o “Calore” di Emma. Funziona così. Non ho avuto l'occasione di Cantare ”L' Amore è bello” a Sanremo quest'anno in nessuna occasione purtroppo, ma credo che l'anno prossimo ci ritorneremo e … vedremo. L'esperienza di Casa Sanremo è stata bellissima. Ho raccolto tutte le mie sensazioni ed emozioni in una pagina di diario sul mio blogwww.feedyourlifetc.blogspot.it. Troppe cose da raccontare per riassumere in poche parole.


Il rapporto con la tua terra d'origine influenza la tua produzione artistica?

Tantissimo. Ormai l'appellativo “cantautrice casertana” è l'inizio di ogni mia presentazione. Pochissimi sanno che in realtà sono nata a Napoli e che ho vissuto ad Avellino per 10 anni prima di trasferirmi a Caserta 16 anni fa. Con Napoli ho mantenuto un rapporto continuo per i parenti che sono tutti lì ed ora anche con l'ambiente cantautorale, che a Napoli trova spazio grazie ad alcuni locali e iniziative come Camera d'autore. E' bello che ci siano luoghi d'incontro. A Caserta devo tantissimo: sono salita per la prima volta su un palco grazie alla scuola media, poi ho continuato alla scuola superiore partecipando ai progetti scolastici di teatro o musica. Ho scritto la mia prima canzone con la scuola. E' stato un cammino nato da lì e portato avanti grazie a contest, locali, rassegne culturali ecc. Caserta ha installato in me la cultura del live nel club o pub, del pubblico intimo e attento.


Parlaci di "Capate nel muro", il brano classificatosi terzo nella categoria donne al Musicalmente Brand New, il nostro contest sulla musica emergente.

Quando presento “Capate nel muro” come canzone dedicata agli esauriti, non c'è nessuno che non si rispecchi in questa canzone. L'italiano medio ha sempre qualcosa da fare!
Quando scrivo una canzone cerco di concentrare tutto quello che vedo, sento o sento dire ad altri in una determinata situazione su un determinato argomento fino a trarne una versione personale dei fatti: “Voglio il mio letto”, “Che stanchezza! Prima o poi sverrò” di “Capate nel muro” o sono tutte frasi che si sentono spesso, mi piace essere vicina allo stato d'animo delle persone, ma anche mettere in risalto dei sentimenti universali poco trattati nelle canzoni. E' una canzone che mi ha portato tante soddisfazioni. Prima di partecipare al Premio Bianca d'Aponte e poi pubblicarla, h avuto modo di testarla in un villaggio turistico come baby dance. Era divertente quando gli ospiti del villaggio mi chiedevano: “Ma di chi è la canzone delle capate nel muro?” oppure quando si lamentavano perchè Shazam non la trovava... avreste dovuto vedere la faccia di qualcuno quando svelavo la verità. Il mondo dell'animazione turistica è un mondo magico, perchè permette il confronto con sconosciuti, con le persone, il pubblico senza alcun interesse a tessere lodi o a smontare tutto. Una formazione che nient'altro può dare.


Cosa pensi di contest come il nostro? Ti fa piacere essere “giudicata” da utenti di un forum?

Più che essere “giudicata” mi piace che ognuno dica la propria sincera opinione al fine di articolare un confronto. “Giudicare” a volte riduce un intero pensiero ad un solo numero e questo non mi piace. Però in generale i contest aprono il confronto con gli ascoltatori e gli altri artisti al di là dei numeri. Non è questione di chi è più o meno bravo, ma chi più riesce a scuotere le corde dell'anima e chi meno. In ogni caso è divertente se la si prende come un gioco.


Sempre con "Capate nel muro" sei stata selezionata come “Artista della Settimana” di Mtv New Generation e ammessa alla frequentazione di Mtv New Generation Campus. Raccontaci di questa importante esperienza.


E' stata un'esperienza che mi ha dato tantissimo: un artista indipendente, soprattutto oggi e anche se non deve occuparsene direttamente, ha bisogno di sapere come funzionano certi meccanismi: la scelta dell'etichetta, le edizioni, la SIAE, il booking, la comunicazione ecc. Con MTV New Generation Campus abbiamo incontrato esperti molto attivi in tutti questi campi, ho ancora tutte le diapositive e le foto che mi ricordano cosa abbiamo appreso durante le lezioni: come, cosa e quando condividere sui social networks, lezioni sul diritto d'autore, sulla scrittura di canzoni, come rivolgersi ad un manager e come impostare un contratto discografico. Una delle ultime lezioni puntava sulla cura del live. Il mio percorso artistico è andato incontro a diverse modifiche e se sono quello che sono ora, lo devo soprattutto a loro.


Sui social spesso intervieni contro l'omofobia. Cosa ti spinge a farlo e qual'è il tuo rapporto con la comunità LGBT?

I social sono il più potente mezzo di comunicazione, ci si potrebbero fare anche le statistiche ormai. Non potrei mai temere una coppia gay. Sono ben altre le cose che mi fanno paura e di certo non due persone che si amano. Non ci sono verità assolute, ma di una cosa sono sicura: fare del male al prossimo è sbagliato. Sembra un concetto banale da tema di terza elementare e, secondo me, è proprio questa la cosa grave. Dovrebbe essere semplice vivere senza danneggiare la libertà degli altri. Impedire alle coppie gay di vivere una vita normale è violenza psicologica. Vado in bestia quando sento omofobi blaterare cose senza senso come “lo dice la bibbia” o “la natura” senza tener conto che la natura include anche l'omosessualità. Perfino gli antichi greci e romani la conoscevano bene. Secondo me non si fanno passi avanti in Italia perchè non siamo abituati a risolvere i problemi uno alla volta, prendendo spunto da paesi che sanno meglio come gestirsi: si parla delle unioni civili e poi delle adozioni, ma intanto c'è l'immigrazione e il deficit che incombe. Se l'Italia fosse un Paese felice non ci si scaglierebbe contro la piaga sociale di turno. Per quanto riguarda le adozioni, preferisco che un bambino abbia genitori gay piuttosto che restare abbandonato in qualche casa famiglia restando figlio di nessuno o di qualcuno che non li ha voluti. Per quanto riguarda l'utero in affitto o l'acquisto di provette, in tutta sincerità, non me la sento ancora di esprimere la mia: da donna etero, in coppia o single che sia, se non potessi avere figli mi batterei per adottarne e in qualche modo “salvarne” uno piuttosto che metterne al mondo altri. Devo inquadrare ancora la situazione per esprimere un'opinione più precisa. Intanto, però, i bambini delle coppie di fatto non mi sembrano affatto infelici, bisognerebbe chiedere a loro se si sentono minacciati dall'omosessualità dei genitori, non alle persone che “difendono la famiglia” al Family Day come se qualcuno la minacciasse. Ho scritto anche una canzone sull'omofobia 5 anni fa, si chiama “C'era Valentino” ma non è ancora mai uscita.


Pensi che il web e i talent abbiano sostituito la discografia nella promozione dei giovani artisti? Qual è il tuo pensiero, e il tuo rapporto, con la discografia?

Credo che ad oggi l'unico modo per emergere, oltre alle apparizioni televisive, sia quello di crearsi il percorso da soli. Lo dico in base all'esperienza di alcuni colleghi cantautori con cui mi sono confrontata, ai suggerimenti di Mtv New Generation Campus e alla mia personale ricerca di una possibile produzione. Ma autoprodursi e promuoversi per arrivare a quante più persone è possibile è una strada difficile a causa delle mille cose da tenere sotto controllo, però ripaga con grandi soddisfazioni e soprattutto permette di mantenere la libertà di autogestirsi soprattutto sui social. Il web non ha sostituito la grande discografia: avere il disco fisico tra le mani è sempre una delle più grandi gioie che si possano provare, come il libro stampato per chi ama leggere, poi oggi ci sono gli incontri con gli artisti per il firmacopie che è una trovata apposta per far desiderare il disco dell'artista stimato ancora di più. Di certo io non posso che essere grata alle iniziative come contest come il vostro e a qualsiasi realtà che punti alla diffusione della musica emergente.


Pochi giorni fà hai avuto la possibilità di collaborare con Roberta Giallo, una delle tue maggiori influenze musicali. Con chi vorresti collaborare in futuro?

E' stato un incontro epico: 10 anni fa l'ho ascoltata per caso al concerto che mi ha cambiato la vita e poi data la distanza non ne ho più avuto l'occasione. In questi giorni non solo ho avuto il piacere di riascoltarla live ma abbiamo registrato anche un suo pezzo insieme, ”Al Polo Nord” che uscirà in versione acustica con un video live in studio prodotto da Insomnia Concerti. In futuro mi piacerebbe collaborare con tanti artisti, ma il mio sogno è sempre stato quello di collaborare con Carmen Consoli che resta sempre il mio punto di riferimento, un'artista che non mi ha mai delusa. Una delle “nuove artiste” che stimo tantissimo, forse l'unico prodotto di un talent che mi cattura ogni volta che si esibisce è la giovanissima Francesca Michielin. Mi piacerebbe scrivere qualche canzone per lei.


Quali sono i tuoi progetti futuri?

Per ora devo laurearmi. A livello musicale sto ancora girando molto con il mio progetto e con le canzoni che mi hanno sempre accompagnato, ma più di ogni altra cosa vorrei prendermi una pausa per completare alcune canzoni che ho solo abbozzato in vista dell'inizio dei corsi per autori del CET di Mogol di cui ho vinto una borsa di studio e che dovrebbe ricominciare tra qualche mese. All'orizzonte c'è un disco sicuramente, ma deve poggiare su una bella base solida e seguire un fil rouge che sto inquadrando piano piano.


Questo è un giochino che proponiamo ai nostri intervistati, se vogliono. Ti va di farlo per farti conoscere meglio dai nostri utenti attraverso la musica?

- La tua canzone preferita: Il sorriso di Atlantide di Carmen Consoli
- Una canzone che ti rende allegra: Brand New Key di Melanie
- Una canzone che ti commuove: Hey There Delilah dei Plain White T's
- Una canzone che ti fa ballare: Donatella di Donatella Rettore
- Una canzone che ti aiuta a dormire: Pretty Face di Soley
- Una canzone che ti ricorda un posto: Cigarettes di Russian Red (mi ricorda quando passeggiavo intorno al laghetto RiedSee di Stoccarda)
- Una canzone che ti descrive: Smile di Charlie Chaplin
- Una canzone dal tuo album preferito: Les Passant di Zaz, dall'album Zaz (2010)
- Una canzone che vorresti al tuo matrimonio: questa è difficile... non lo so!
- Una canzone della tua infanzia: Don Raffaè di Fabrizio de Andrè ma anche tutto il repertorio di Cristina D'Avena


sabato 13 febbraio 2016

“Magie vocali”: Tonia Cestari e Gennaro Vitrone in concerto

Si è tenuto domenica 7 febbraio 2016, presso il Teatro Città di Pace a Caserta, il concerto di due talentuosi musicisti casertani: Tonia Cestari e Gennaro Vitrone.



La serata prevista nell’ambito della rassegna musicale “Magie vocali” ha visto protagonisti, appunto, i due cantautori, i quali si sono alternati, esibendosi davanti ad un pubblico divertito, con i loro brani e la loro musica d’autore.

Ad aprire la serata, Tonia Cestari accompagnata dalla sua band, composta da Eugenio Fiorillo al basso, Ilaria Venuto al violino e Rossella Scialla alle percussioni.

Giovanissima e promettente cantautrice, la Cestari ha deciso di seguire anche con la sua musica, la vena ironica e divertente che è le più congeniale, creando un mix di musicalità ed energia che danno la carica giusta per una serata divertente e coinvolgente.

Animati anche dalla gioia di essere in procinto di partire per “Casa Sanremo”, un programma collaterale al Festival di Sanremo, Tonia e i musicisti si sono esibiti in un crescendo, proponendo brani ormai collaudati come Capate nel muro,che ha visto come special guest Carmine Scialla, mandolinista e polistrumentista molto bravo. Vuoimi bene, ‘O ssapiv tu, eseguita con la partecipazione straordinaria di Andrea Farina, giovanissimo e prodigioso batterista di soli 9 anni. La band di Tonia ha proseguito poi con L’amore è bello e per finire con una sempre sorprendente versione di Leva’s Polka, canzone finlandese, riarrangiata con la verve che contraddistingue la giovane cantante casertana.

Altro gradito ospite della serata di Tonia Cestari, è stato Stany Roggiero, cantautore e direttore dei Bottari della Cantica Popolare, insieme hanno riproposto la canzone ‘O sang e Napule.

Vitrone, artista dall’esperienza trentennale, si è esibito con i brani che lo caratterizzano e danno voce alla sua anima, al suo voler esprimere i sentimenti veri, così come racconta in Arcobaleni, La città distratta, Sentinelle, Oltre il buio, Piccole partenze, Una ragazza di oggi e tanti altri. Accompagnato dalla sua band con musicisti di grande spessore come Dario Crocetta e Gianpiero Cunto alle chitarre, Almerigo Pota al basso e alla tromba, Mimì Ciaramella alla batteria, ha dato, ancora una volta, la dimostrazione che la buona musica fatta con il cuore è quella che lascia sempre un’emozione da vivere.

Visibilmente commosso ed emozionato quando a salire sul palco è stata Chiara Vitrone, primogenita di Gennaro, che ha recitato versi tratti da Il gabbiano, di Jonathan Livingstone.

C. G.


Grazie a Giustina Clausino e Giuseppe Panza per Differentemente:

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